Ombre

Sono scese le ombre sul mio viso.

Sono scese le ombre.

Come quelle che scendono sulla terra

al calare dell’ inverno.

Sono arrivate

come un sudario

hanno avvolto questo cuore di madre.

È tutto macerie il mio giovane ventre.

Il mio animo è macerie.

Non ci sono più lacrime a nutrire nuovi semi

su questa terra

non ci sono semi.

Capire

come l’ Uomo possa odiare tanto

è impossibile,

così come impossibile è capire

perchè Dio sia così crudele.

Così cieco.

Così cinico.

O forse è impotente?

Come posso io tollerare

che l’unica cosa a cui Egli

mi concede di restare aggrappata

con le unghie

con i denti

con le ossa

con tutto il mio essere straziato

non è Speranza:

ma solo

questo piccolo corpo?

Questo piccolo corpo.

Questo piccolo corpo

che non riesco a lasciare andare.

Questo piccolo corpo

un tempo tenero e caldo

profumato di latte e di limone,

ora reso roccia fredda,

maceria tra le macerie.

Tra le macerie,

insepolte,

le nostre anime dilaniate dai cani

esposte agli occhi del mondo.

Un mondo che non vuole vedere.

Restano ad appassire

sotto il sole di un lungo infinito inverno

mentre calano ombre

tra i confini spinati di Gaza. 

Ombre

come sudari di oblio.

Laura Grimaldi