Ombre

Sono scese le ombre sul mio viso.

Sono scese le ombre.

Come quelle che scendono sulla terra

al calare dell’ inverno.

Sono arrivate

come un sudario

hanno avvolto questo cuore di madre.

È tutto macerie il mio giovane ventre.

Il mio animo è macerie.

Non ci sono più lacrime a nutrire nuovi semi

su questa terra

non ci sono semi.

Capire

come l’ Uomo possa odiare tanto

è impossibile,

così come impossibile è capire

perchè Dio sia così crudele.

Così cieco.

Così cinico.

O forse è impotente?

Come posso io tollerare

che l’unica cosa a cui Egli

mi concede di restare aggrappata

con le unghie

con i denti

con le ossa

con tutto il mio essere straziato

non è Speranza:

ma solo

questo piccolo corpo?

Questo piccolo corpo.

Questo piccolo corpo

che non riesco a lasciare andare.

Questo piccolo corpo

un tempo tenero e caldo

profumato di latte e di limone,

ora reso roccia fredda,

maceria tra le macerie.

Tra le macerie,

insepolte,

le nostre anime dilaniate dai cani

esposte agli occhi del mondo.

Un mondo che non vuole vedere.

Restano ad appassire

sotto il sole di un lungo infinito inverno

mentre calano ombre

tra i confini spinati di Gaza. 

Ombre

come sudari di oblio.

Laura Grimaldi

Stella del Mare, proteggi il nostro cammino

L’ opera dal titolo “Stella Maris” che presenterò in questa sede è nata come risposta ai discorsi d’odio di certi politici e cittadini (italiani ed europei) che strumentalizzano la religione cattolica per fomentare razzismo, xenofobia e islamofobia, in particolare verso la categoria dei migranti.

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“Stella Maris”: un murale dedicato ad Alessandro Leogrande

La città di Bari negli ultimi anni si sta distinguendo per una crescente sensibilizzazione verso la preservazione e la valorizzazione degli spazi urbani operata da molteplici associazioni della città, che si propongono in questo modo di combattere il degrado.

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Country-less soul

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Country-less soul

My mother carved my bones

out of the stones

of the country where I was born,

and putting a glass jar to my lips

she poured into my breast

the northwest wind she captured by the sea.

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La Bella e “La Bestia”

“Il totalitarismo possiede molte facce, molti nomi, ma non fatevi ingannare. Sappiate riconoscerlo, e contrastarlo. Lo troverete spesso molto vicino a voi. Potrebbe somigliarvi persino. Fare cose apparentemente innocue: si, il tiranno può sembrarvi addirittura simpatico, mente sorride alla fotocamera e condivide con voi le foto di un pasto poco salutare. ”

Laura Grimaldi presenta il suo nuovo dipinto “La Bestia”.

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La Bella e “La Bestia”: Neo-fascismo e movimenti di Resistenza nell’era digitale

Pertini: Vede, io sono fedele al precetto di Voltaire, ed è questo. Dico ai miei avversari: “Io combatto la tua fede che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perchè tu possa sempre esprimere liberamente il tuo pensiero.” Ecco qual è la mia posizione. Cioè, io non sono credente, ma rispetto la fede dei credenti. Io ad esempio sono socialista, ma rispetto la fede politica degli altri: gliela discuto, posso discutere con loro, polemizzo con loro. Ma loro sono padroni di esprimere liberamente il loro pensiero. Cioè, io sono democratico in questo senso. Veramente.

Giornalista: Rispetta anche la fede politica dei fascisti?

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Anima apolide

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COVID-19: Sostieni Medici senza Frontiere (Doctors Without Borders) con una donazione, per permettere loro di rispondere all'emergenza umanitaria assistendo le migliaia di bambini, donne e uomini intrappolati nel campo di Moria, sull’isola di Lesbo.  Clicca sul link di accesso al sito di Medici Senza Frontiere

Anima Apolide

Dalle pietre del paese in cui sono nato
mia madre scolpì le mie ossa
E posando una giara di vetro
sulle mie labbra
mi versò nel petto
il maestrale catturato dal mare.

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“Hope”. Ogni mare ha un’altra riva.

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  1. Non ci si abitua mai ai bambini morti, alle donne decedute dopo aver partorito durante il naufragio, i loro piccoli ancora attaccati al cordone ombelicale. Non ci si abitua all’oltraggio di tagliare un dito o un orecchio per poter estrarre il Dna e dare un nome, una identità a un corpo esanime e non permettere che rimanga un numero. Ogni volta che apri un sacco verde è come se fosse la prima. Perché in ogni corpo trovi segni che ti raccontano la tragedia di un viaggio lunghissimo.

(Pietro Bartolo e Lidia Tilotta, “Lacrime di Sale”, Piccola biblioteca Oscar Mondadori.)

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EXILE: l’inizio di un percorso

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“Exile” è il dipinto che mi ha iniziata ad un vero e proprio viaggio attraverso il tema della crisi migratoria del Mediterraneo. Continue reading “EXILE: l’inizio di un percorso”

Il sogno di Jamil

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Il Sogno di Jamil

(Racconti dal Mar Mediterraneo)

Era il 20 dicembre e Jamil aveva da poco compiuto sei anni.

Quando erano arrivati sulla spiaggia e aveva visto per la prima volta il mare, Jamil era rimasto stupefatto per la sua bellezza: i colori il profumo, il suono delle onde. E poi era salito sulla grande barca. Gli era sembrata grande ma ora, così piena di gente, gli sembrava più piccola. Uomini, donne, bambini. C’ erano molti bambini e questo lo rese felice: avrebbe potuto giocare con loro, durante il viaggio.

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Storia di mare

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Storia di Mare
(Racconti dal Mar Mediterraneo)

 “Ho sempre avuto un rapporto simbiotico col mare. Per noi che siamo nati sulle coste è così. Il mare è da sempre protagonista indiscusso delle nostre vite. Il luogo dove si libera la propria euforia nel giorni di sega a scuola; il luogo dove ci si incontra la sera con gli amici.
Il mare lo si cerca sempre, che tu sia triste o felice. Quando non sappiamo cosa fare, dove andare, noi gente di mare andiamo…al mare.
E per noi, nati in posti in cui non c’è molto da fare, è sempre il mare la meta del nostro vagare.

Il mare…il mare… È nella nostra storia, nelle nostre vene. È dall’ orizzonte che videro arrivare i Saraceni e culture di ogni tipo. Abbiamo visto gonfiarsi al vento vele di altri mondi. Cosa c’è, quindi, nel mio sangue?
Nel mio sangue c’è questo mare.

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